Con grande rammarico vi annuncio che SONO TORNATA A CASA, in Sicilia.
Aprire il portone di casa è stato traumatico, (per la puzza di chiuso in primis, ma sorvolerei questo dettaglio);
l'intero palazzo mi portava ad una conclusione, molto drammatica:
"ADESSO SEI A CASA, quindi abbandona la tua aria felice di festa, rinuncia alla spensieratezza e al relax e, torna alla tua normale vita".
In poche parole, da domani si torna a studiare.
La pacchia è finita ragazza, metti la testa a posto.
Però come dicevo ieri notte, in preda al mio *stream of consciousness*, sono parzialmente felice di essere tornata.
Il primo motivo è che rivedo le mie nonnine dolci e carine, il secondo è che rivedo i miei amici, il terzo è che fondamentalmente "CASA è SEMPRE CASA".
Sei libera di fare ciò che vuoi, ti senti al sicuro e accolta. (magari poi ti annoi a morte stando dentro, però rimane sempre il tuo rifugio tranquillo).
Tornando a noi, come ogni ritorno a casa si valutano le cose del tempo passato fuori.
Nonostante l'ultimo giorno mi sia quasi ammazzata con mia madre, quasi ammazzata con mio padre e sull'orlo "dell'ammazzatura" con mia sorella (a volte io e la mia famiglia non ci comprendiamo bene), devo dire che è stata una bella vacanza.
Bisogna apprezzare tutto come viene, e io apprezzo ciò che mi viene dato giornalmente, non tutti hanno la fortuna che ho io: avere una bella famiglia (strana), che mi ama a tal punto da cercare di rendermi felice in ogni modo.
*andando sulla neve, yeeeaaah*
Quindi questo pensiero lo dedico a loro, vi voglio bene.
*ma come sono dolce*.
Adesso, dopo aver assaporato una bella tazza di thè mi dirigo a leggere il mio nuovo libro "Il prigioniero del cielo" di Carlos Ruiz Zafòn, noto a tutti (o quasi) per aver scritto "L'ombra del vento".
Mi aspetto grandi cose da te o caro libro, non deludermi.
Tanti baci lettori affezionati,
Buonanotte
dalla vostra Ludo.
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