martedì 10 marzo 2015

This morning.


Stamattina mi sono svegliata un po' intontita. Credo la causa siano i miei sogni, parecchio strani e angoscianti ultimamente, che poi una volta sveglia sembrano addirittura comici.
Come una brava poltroncina ho deciso di abbandonare il letto alle 9:50, con il rimorso di aver perso una puntata e mezzo di " Una mamma per amica" (stravisto almeno un miliardo di volte).
Allo studio non ci ho pensato per niente.
Poggio i piedi per terra e rotolo fino in cucina. Rotolo perché in questi ultimi due giorni ho mangiato come se fossero davvero gli ultimi due giorni della mia vita e, penso proprio di non aver digerito ancora la colazione di domenica.
Preparo il mio bel bicchiere di latte e caffè e mi godo i pochi istanti che mi separano dal resto della giornata. Ho scoperto i benefici del caffè, un po' troppo tardi, ma ci sono arrivata anche io.
Prima non lo gustavo molto, ma con un po' di latte è un mondo più bello.
Dopo essermi riposata dalla stancante colazione, torno alla realtà e realizzo che devo studiare.
Biochimica per l'esattezza. Vedo intorno a me gente che si laurea e io devo studiare biochimica, che mondo ingiusto. So che è bene sapere dove si dirigono gli elettroni durante la fotosintesi delle piante, ma a me piaceva la storiella imparata alle elementari: Il sole e l'acqua nutrono la pianta che rilascia ossigeno e assorbe anidride carbonica (brutta, molto brutta).
Molto carina.
L'unica cosa buona è che oggi casa mia è deserta, tutti a scuola, tutti a lavoro, tutti lontani da casa.
Quindi non devo correre di qua e di là in soccorso della mia famiglia.
Ma la biochimica rimane, non se ne va. Ti guarda con quegli occhioni.
Come mi manca quel periodo in cui potevo leggere libri che non riguardassero la chimica e i suoi amici. Erano bei tempi quelli. Tenere in mano un piccolo libro con massimo 200 pagine, che raccontava di avventure e storie fantastiche.
Mentre adesso tengo in mano un mattone di 800 pagine che racconta le avventure dell'ATP in un mondo chiamato cellula eucariote.
E' ancora l'inizio di una lunga giornata. Ce la posso fare.